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Lo spettacolo prende ispirazione dal V canto dell'Inferno di Dante. In un girone in cui il vento soffia incessantemente e costringe i dannati ad un moto senza tregua, si distinguono Paolo e Francesca, simboli dell'amore senza tempo eppure condannati, a causa dell'adulterio, a seguire la corsa infernale. La coreografia sviluppa il tema della caduta, metafora dell'amore, della tentazione e della morte, dimensione umana e condizione fisica irreversibile. La storia dei due amanti, epica nella sua versione medievale e del tutto comune secondo una lettura contemporanea, porta a riflettere su temi eterni come il giudizio, la compassione e la morale.
Realizzato con il sostegno dei premi “Fringe2Frige”- Napoli Teatro Festival’10 e NAOnuoviautorioggi - progetto di Ariella Vidach AIEP 2011.