Questa pagina รจ scaduta il 25/04/2015
        
        
        
          
            
            
             Ruedis_ruote di confine	si rimette in sella a partire dal 
25 aprile 2015 in un luogo magico:
	La Bocchetta di Sant’Antonio a Canebola ( Faedis).
	In una cornice spettacolare, a due passi da Caporetto e dal confine con la Slovenia,
	la Compagnia Arearea riparte per un nuovo tour in bicicletta.
	Lassù, a cavallo tra l’Italia e la Slovenia si chiuderà il progetto regionale sulla Grande Guerra e
	si aprirà una nuova avventura che vede impegnata la Compagnia Arearea in 14 date per i prossimi mesi.
	Ci piacerebbe averti, riabbracciarti o conoscerti.
	Ecco qualche info!
	Coreografia: Marta Bevilacqua
	Danzatori: Marta Bevilacqua, Roberto Cocconi, Valentina Saggin, Anna Savanelli, Luca Zampar, Luca Campanella/Giovanni Leonarduzzi.
	Musiche originali: Leo Virgili, Gabriele Cancelli
	Esecuzione del vivo: Leo Virgili, Gabriele Cancelli, Marko Lasic
	Registrazione al violoncello: Mariano Bulligan
	Tecnica: Fausto Bonvini
	Elementi di scena e cicloscenografia: Belinda De Vito
	Sarta: Antonella Guglielmi
	Biciclette d’epoca: Davide Portinari
	Organizzazione: Giulia Birriolo
	Progetto grafico: Belinda De Vito
	Fotografia: Alessandro Rizzi
	Video: Mimetos
	Supporto tecnico: Emanuele Gereon, Tommaso Pascolini
	Produzione: Associazione Culturale Arearea 2014
	Co Produzione: Associazione Mittelfest 2014
	Co progettazione: Federica Giuliano
	Con il sostegno di: MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo– Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo
	Con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Un’anima d’acciaio (il telaio), curve eleganti (sistema di sterzo), movimenti concatenati dati dagli organi di trasmissione e una verità laterale: le ruote. Per danzare la Grande Guerra Arearea ha bisogno di una bicicletta.Ruedis_ruote di confine è uno spettacolo itinerante articolato in quattro scene collocate in diversi spazi della città:_1913 secondo Duchamp_Trincea_Muto_OrizzontiSu telai dei primi del Novecento e incalzati da musiche dal vivo d’ispirazione futurista, Arearea porta all’estremo l’elogio del dinamismo che ha spinto il mondo intero dritto alla guerra. Esaltazione, patriottismo e gloria hanno travolto milioni di essere umani. I sei danzatori Arearea ricercano, in quel frastuono, l’affermazione della vita, la bellezza dell’incontro con l’altro, la pace.