Arrivano non solo dall’Italia, dal Friuli e dal Veneto, ma anche da Svezia, Belgio, Germania, Austria e Olanda i super appassionati dei motorini sportivi vintage, cross e granturismo degli anni ’60 e ’70. Quest’anno si attendono anche “motorfan” da Slovenia e Croazia. Destinazione Friuli Venezia Giulia, per la colorata kermesse “A Plain Cul Cinquantin”, giunta nel 2012 alle sua 8. edizione, con punto di incontro nel Parco festeggiamenti di Plaino di Pagnacco (Ud), sabato 23 e domenica 24 giugno 2012.
Il raduno prende avvio sabato 23 giugno 2012 con iscrizioni che si ricevono dalle 12 alle 15.30. Segue, dalle 16, un giro turistico che conta diverse tappe con aperitivi, ristoro e pranzi a buffet. Sabato trasferta con due tappe di sosta: la prima all’“Old West” di Povoletto (Ud) e la seconda e la seconda al “Roadhouse Blu’s”, attuale ritrovo dei motociclisti della cintura udinese. Si torna al Parco festeggiamenti di Plaino alle 19 dove la festa continua con cena, proiezione di video e immagini delle edizioni precedenti, e dalle 22 con la musica degli “Achtung Babies” e il loro “International U2 Tribute Show”.
Domenica 24 giugno altro giro coi cinquantini sportivi alla volta del Friuli Collinare: tra le tappe quella immancabile “Da Vico”, a Caporiacco di Colloredo di Monte Albano (Ud). Le iscrizioni si ricevono dalle 9 alle 11.30, a Plaino, e il tour sulle due simpatiche due ruote comincia alle 12. Si rientra alle 15 circa al Parco festeggiamenti dove si terranno le premiazioni e si brinderà in compagnia. Per chi arriva da lontano e deve pernottare, l’Hotel Idea di Tavagnacco (Ud) ha riservato un prezzo speciale per i partecipanti al raduno.
Il raduno “A Plain Cul Cinquantin” è nato per gioco nel 2005 e ogni anno ha visto aumentare in modo esponenziale i partecipanti. L’incontro è dedicato esclusivamente ai motorini sportivi, cross e granturismo degli anni ’60 e ’70. Non sono ammessi scooter, tuboni o motorini a pedali mentre sono benvenuti i curiosi del settore.
Molti i mezzi conservati o restaurati in modo impeccabile e molti i motorini “truccati” con accessori e trasformazioni dell’epoca. Del resto, la “truccatura” era una “malattia” che contagiava qualunque giovane possedesse un motorino sportivo.
È un evento condito da amichevoli chiacchiere, odore di miscela ricinata con Castrol 740, rumore infernale di marmitte a spillo e oggetti del desiderio di una gioventù ormai lontana. Una due giorni il cui fascino ha ormai oltrepassato le barriere generazionali, conquistando anche molti giovani nati oltre vent’anni dopo l’avvento di questi mezzi. Italjet, Malanca, Guazzoni, ma anche Tecnomoto, Testi, Aspes e una miriade di altri marchi, sono i protagonisti indiscussi del raduno, supportati anche da un folto numero di cinquantini da fuoristrada.
Il raduno è promosso dal “Clan Piccoli Bastardi 50cc” (nome che deriva dalla dimensione contenuta dei motorini e dalla loro elaborazione e “truccatura”), in collaborazione con l’Associazione motociclistica friulana.
http://www.piccolibastardi.it