Nel suggestivo Borgo di Ponte, promossa dall’ amministrazione comunale, dal 14 febbraio al 13 marzo avremo il piacere di visitare l’ esposizione della pittrice friulana Rosanna Morettin. L’artista è già stata ospite della città ducale dieci anni fa, ora potremo considerare la maturità e la costanza con cui la Morettin si propone. Il critico Licio Damiani che presenta la mostra, spiega L’ INFINITUDINE del tempo che trapela nelle opere di Rosanna “Una sorta di canto polifonico accompagnato da un commento strumentale di toni fondi, una scrittura di emozioni indicibili da comunicare istintivamente, una pittura leggera, evanescente, raffinata. Il piccolo prezioso dipinto a olio su faesite sublima la poetica di Rosanna Morettin, così sintetizzata dall’artista: “Coinvolgere la natura, fiori, cielo mare, attraverso la fragilità del tempo e della carta”.
E la carta è un elemento focalizzante, insieme ai fiori, e ad alcuni paesaggi stilizzati, nell’attuale fase creativa di Rosanna. Fogli di abbacinante candore lasciano intuire misteriose presenze umane alonate di solitudine, ma anche singolari apparizioni fantasmatiche che riempiono il fruscio del silenzio: come in un sogno a occhi aperti. Parlando dei fiori, Damiani sottolinea la leggerezza come un tempo infinito. “ Fremono gli iris nei vasi trasparenti di vetro e la trasparenza coinvolge anche le corolle azzurre. Frondeggia la siepe pullulante di tocchi gialli e viola. Piuttosto che rappresentazioni sono metafore del reale, che si contraggono e si espandono a seconda dei mutevoli, ineffabili, giochi di luce. L’aggrumarsi di tinte si sfalda e si irraggia in spazi appena accennati da vibrazioni sentimentali, da inquietanti trasalimenti. La pennellata mobile e areata dipana “sensazioni colorate”. addolcite da una qual crepuscolare malinconia, da una familiare tenerezza, da un surreale incantamento. Poi ci sono le marine che s’ intrecciano sotto l’immensità del cielo, e i piccoli borghi innevati “delicate, fragili, dolcissime gemme preziose”.