Fremono gli iris nei vasi trasparenti di vetro e la trasparenza coinvolge anche le corolle azzurre. Frondeggia la siepe pullulante di tocchi gialli e viola. Piuttosto che rappresentazioni sono metafore del reale, che si contraggono e si espandono a seconda dei mutevoli, ineffabili, giochi di luce. L’aggrumarsi di tinte si sfalda e si irraggia in spazi appena accennati da vibrazioni sentimentali, da inquietanti trasalimenti. La pennellata mobile e areata dipana “sensazioni colorate”. addolcite da una qual crepuscolare malinconia, da una familiare tenerezza, da un surreale incantamento.
Licio Damiani