IO myself
pronome ironicamente rafforzato, che racchiude, la quinta essenza dell'uomo ETRO : un eroe del nostro tempoche, come recita il motto aziendale : "fedeli all'amore e alla bellezza", si batte contro l'egoismo.
Un uomo dall'animo sensibile proiettato verso il superamento di sè,dell'io myself, che vanta di un lato femminile delicato e profondo.
Un bouquet dalla sottile valenza andogena, che imparenta la chimica delle essenze con la mitologia.
Nelle metamorfosi, Ovidio tramanda la leggenda di IO, sacerdotessa dalla bellezza abbagliante consacrata al culto di Era, della quale s'invaghì Giove, che la seduceva in gran segreto scendendo dall'Olimpo in una nuvola di vapori dorati. Quel mantello di nebbie intrinse d'arcobaleno e di gocce di ruggiada, creato dal dio innamorato per celare le sue schermaglie erotiche, trasuda di sentori d'agrumi, di erbe e di Magna Grecia: sono l'inedito estratto di Papiro, il Limone, il bBrgamotto e il Mandarino che rinfrescano l'esordio di IO MYSELF, la nuova fragranza che ETRO dedica a lui, ma con un ampio margine d'apertura anche per lei.
Nel flacone avvolto dal ramage dei Paisley argentati, il cuore del jus si scalda nell'abbraccio della Rosa Turca e dello Zafferano, aurea spezia mediorientale che smussa il guizzo della corteccia di Cedro e prelude a un tramonto infuocato, ricco di visioni e di miraggi, che evoca gelide notti trascorse al riparo delle yurte.
Sul fondo, simile a un tappeto prezioso impregnato di sentori terrosi e animali di Ambra e Muschio, s'intuisce il calore delle gomme care ai nomadi di tutte le latitudini: il Cisto Labdano, che racconta di scorribande estive tra i pascoli salmastri di Creta e di Cipro, lo Styrax dell'Honduras, secrezione Vegetale del vago aroma di Cannella, e il legno di Oud, dolce e fumoso, il più nobile tra gli ingredienti della profumeria artigianale, che inAsia ha un valore superiore a quello dell'oro e si ricava dalle "lacrime" resinose dell'albero sacro di Agarwood.
MARQUETRY
Nelle stanze segrete delle regge dei Maharaja e all'ombra delle botteghe rinascimentali, da secoli artigiani abili e pazienti tramandano la tecnica minuziosa dell'intarsio: Marquetry, ovvero l'arte di combinare tra loro minuscoli tasselli di avori e pietre dure, frammenti di madreperla e tessere fragili di ebano e palissandro, schegge di metalli siderali e lamine di lacca, che di volta in volta compongono incredibili ed elaboratissimi disegni su tabouret, forzieri o gioielli.
Femminile ma non solo, pensato per una donna che sorvola il suo tempo con piglio deciso e la curiosità senza confini di Amelia Earhat, MARQUETRY sprigiona uno spirito solare, sospeso tra cielo e terra, sapientemente miscelato con accenti di romanticismo coloniale.
L'eau racchiusa in un flacone conun tatoo dorato di motivi Paisley, debutta sempre con un ouverture di Bergamotto, Lavanda e Pesca, iridescente come le sete fresche di tintura stese ad asciugare nel vento prima del temporale.
Nel cuore, simile agli intarsi centrali degli antichi sarpech, i grandi e scenografici fermagli delle turbane, spicca la sensualità carnale della Rosa, il cabochon aromatico intorno al quale ruotano le sfumature di Tabacco e mandorla della Fava Tonca, le gibigianne verdi del Galbano, cespuglio di foglie rinfrescante della pioggia notturna sugli altopiani della Persia e gli accenti di cacao del Balsamo del Perù.
Al fondo dell'essenza celebra il trionfo delle resine: l'Ambra che duetta con le note liquorose del Labdano, il Muschio mitigato da un riflesso di Vaniglia che apre al mente e il cuore.
Come un talismano per l'anima che schiude struggenti orizzonti di felicità