Leonor Fini segreta.
Ceramica e Pittura, Note e Profumi
Una mostra multimediale di ceramica, pittura, musica e percezione olfattiva,
che prosegue l’indagine sulla personalità e l’arte della grande pittrice attraverso la sua fondamentale formazione giovanile a Trieste
MIDeC / Museo Internazionale del Design Ceramico • Laveno-Mombello (Varese)
10 aprile • 3 luglio 2022
Mostra promossa da
Associazione Foemina APS • Trieste
in coorganizzazione con
Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese)
ideazione, allestimento e curatela
arch. Marianna Accerboni
COMUNICATO STAMPA
La cartella stampa digitale e le immagini sono disponibili al link:
https://bit.ly/leonorfinisegreta2022 Leonor Fini svela i suoi segreti! Nel primo mese, la mostra allestita al MIDeC / Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello (VA) è stata visitata da un vasto pubblico internazionale - tedeschi, olandesi, belgi, francesi e americani – e italiano, che ha espresso vivo apprezzamento per la sua arte e per l'insolito intreccio di quest'ultima con la musica e la performance olfattiva, che sottende l'esposizione, sottolineata anche da numerosi eventi collaterali.
In giugno nuove opere inedite arricchiranno l'esposizione, che rimarrà visitabile fino al 3 luglio.
La rassegna è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno - Mombello, ideata e curata sul piano critico da Marianna Accerboni e promossa dall’Associazione Foemina APS con la sponsorizzazione tecnica di Ciaccio Arte, dell’Associazione Amalago per la promozione artistica e culturale del Lago Maggiore e di Videoest Trieste.
E prosegue, a poco più di 25 anni dalla morte di Leonor, anche attraverso opere mai esposte in assoluto, l’indagine della curatrice sull’arte e la personalità della grande pittrice surrealista, che fu anche costumista, scenografa, incisore, illustratrice e scrittrice di fama e frequentazioni internazionali (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996).
In primo piano nella rassegna del MIDeC - unico museo al mondo a detenere le preziose ceramiche realizzate nel ’51 con decori tratti da disegni della Fini, dalla S.C.I. - Società Ceramica Italiana di Laveno-Mombello - è l’ampia sezione dedicata a tali materiali, che rappresenta una sorta di mostra nella mostra. Infatti un’ottantina di pezzi rari e spesso inediti testimonia l’attività di designer di Leonor per la S.C.I, alla quale fu chiamata a collaborare da Guido Andloviz, designer d’avanguardia e direttore artistico della fabbrica, che ideò le forme del vasellame. Si tratta di vasi, servizi da tavola e da the, fogli di lavoro preparatori, una matrice in rame con i bozzetti della pittrice e riviste d’epoca. Le ceramiche sono decorate mediante decalcomanie tratte dai disegni di Leonor o con suoi motivi impressi a stampa. Una vera chicca poiché finora tali manifatture non erano mai state citate nei numerosi cataloghi e volumi d’arte dedicati all’artista. Di particolare pregio e interesse è lo straordinario servizio da tavola per otto persone del 1956 composto da 27 pezzi, completo, introvabile e mai esposto, intitolato “Urbino”.
Già presentata con successo e con accenti diversi all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e di Parigi e al Polo museale del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, la mostra propone anche oli, disegni, incisioni, abiti appartenuti all’artista, video con interviste a lei e a personaggi che la conobbero e un’analisi sul piano letterario e grafologico della sua personalità comparata a quella degli amici artisti Arturo Nathan e Gillo Dorfles. Le composizioni musicali Notturno - Solitudine Surrealista e Meditation, create per l’occasione dal musicista italo-brasiliano Paolo Troni, rappresentano la colonna sonora della mostra per tutta la sua durata e i profumi Lolò e Kot, come lei chiamava il grande intellettuale polacco Costantin Jelenski, suo storico compagno, creati dalla curatrice in esclusiva per la rassegna, rappresentano la “colonna olfattiva” dell’esposizione e sono tesi anch’essi a interpretare il temperamento della Fini.
Che la mostra analizza anche approfondendo il suo fondamentale e intenso rapporto con Trieste, luogo d’origine della madre, dove Malvina Braun condusse la figlia piccolissima. Qui la pittrice si sarebbe formata sul piano artistico-culturale fino all’età di circa vent’anni, quando si trasferì a Parigi, rimanendo però sempre molto legata alla città giuliana, da cui provengono la maggior parte delle opere e dei materiali esposti e che tanto avrebbe influenzato la sua arte.
La mostra è accompagnata da un catalogo dall’elegante veste grafica con testi e immagini rari e inediti, edito dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi per la rassegna e curato da Marianna Accerboni. Catalogo e profumi sono disponibili nel bookshop della mostra, contattando
+39 335 6750946 o scrivendo a leonorfinisegretalaveno@gmail.com
DOVE: MIDeC / Museo Internazionale del Design Ceramico • Lungolago Perabò 5 • Laveno- Mombello (Varese)
QUANDO: 10 aprile • 3 luglio 2022
ORARIO: Fino al 30 giugno 2022: mar mer gio 10.00 - 12.30 / ven 10.00 - 12.30 e 14.00-17.00 /
sab e dom 10.00 - 13.00 e 14.00 -17.00
Dal 1 luglio: mar mer gio 10.00 - 12.30 / ven sab 15.00 - 20.00 / dom 10.00-13.00 e 14.30-19.00
Lunedì chiuso
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì
BIGLIETTO: € 6,00 intero / € 3,00 ridotto over 65, studenti 14-26 anni e gruppi di almeno 26 persone / biglietto ridotto € 4,00 per gruppi di minimo 10, massimo 25 persone / biglietto gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni e diversamente abili.
INFO: +39 0332 625551 / +39 335 6750946
leonorfinisegretalaveno@gmail.com
Segreteria MIDeC - segreteria@midec.org
Il catalogo e i profumi sono disponibili nel bookshop della mostra
o contattando +39 335 6750946 o scrivendo a leonorfinisegretalaveno@gmail.com
Ufficio Stampa del Comune di Laveno-Mombello (Varese)
Francesco Bonadiman - c.bonadiman@gmail.com
Ufficio Stampa della mostra
Studio Pierrepi - Alessandra Canella / +39 348 3423647 / canella@studiopierrepi.it