Il segno rivelatore di Gillo
la prima mostra dopo la scomparsa del grande intellettuale/ artista con un affondo intimista e molti inediti
Biblioteca Statale S. Crise • Trieste
Mostra promossa da
Associazione Culturale Gillo Dorfles • Milano
ideazione e curatela
arch. Marianna Accerboni
inaugurazione
venerdì 15 novembre ore 18.30
conferenza stampa
mercoledì 13 novembre ore 11.30
COMUNICATO STAMPA
Venerdì15novembre2019alleore18.30allaBibliotecaStataleS.CrisediTrieste(LargoPapa Giovanni XXIII, 6) s’inaugura la mostra artistico/ documentaria Il segno rivelatore di Gillo, ideata e curata dall’arch. Marianna Accerboni e promossa dall’Associazione Culturale Gillo Dorfles di Milano, fondata da poco nella casa/studio del grande intellettuale artista. La rassegna si svolge conilpatrociniodelComunediTrieste,incollaborazioneconlaBibliotecaStataleS.Crisedi Trieste,con la Media partnership del quotidiano Il Piccolo / GEDI Gruppo Editoriale e partecipa all’iniziativaLET’SRead-TriesteCittàdellaLetteratura-Candidata2019CittàCreativaUNESCO. La vernice sarà sottolineata da una performance di luce e musica ispirata a Dorfles e creata site specific da Accerboni con la partecipazione della violista Sara Zoto, che interpreterà dal vivo le note che l’intellettuale/ artista amava, in considerazione anche della sua grande passione per quest’arte. Molto spesso infatti, fino a tarda età, Gillo sedeva al pianoforte e improvvisava.
LamostrarappresentailprimoeventoespositivodedicatoaGilloDorflesdopolasuamorte, avvenuta a Milano il 2 marzo 2018. Non a caso viene proposta a Trieste, dove l’intellettuale/ artista era nato nel 1910 ed era vissuto fino a tutta l’adolescenza, rimanendo sempre molto legatoallasuacittàd’origine,incuisieraformatonell’ambitodelriccomilieuculturaledell’epoca, acontattoconpersonaggidelcalibrodiSaba,Svevo,LeonorFini,LeoCastelli,BobiBazlen. Per tale motivo l’esposizione sarà anche occasione per un approfondimento sulclima culturale della Trieste del Novecento. Una città, in cui Dorfles ritornava ciclicamente a trovare la famigliaepermotividilavoro,ricordatoconmoltoaffettoedentusiasmodaglistudenticheavevano
frequentato i suoi corsi di Estetica all’Università di Trieste, dove aveva insegnato per molti anni. L’eventosisituainunciclodimanifestazionidedicatoapersonaggiinternazionalidellaculturatriestina del ‘900, ideato e curato da Accerboni e iniziato con la mostra Leonor Fini. Memorie triestine, svoltasi all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles nel 2017/2018, e con l’Incontro multimediale con Umberto Saba, svoltosi al Circolo della Stampa e alla Libreria Antiquaria Saba di Trieste nel settembre 2019 per celebrare il centenario dell’inizio dell’attività libraria di uno dei maggiori poeti italianidel‘900.IlpercorsosiconcluderàconlareplicadellamostrasuLeonorFiniilprossimoanno a Trieste e a Parigi, testimoniando il particolare milieu culturale della Trieste tra le due guerre e nel ‘900,incuilamemoriamitteleuropeas’incontravaconlarealtàitaliana.Dorfles,SabaeLeonorFini sono infatti tre personalità che negli anni Trenta si conobbero e si frequentarono a Trieste assieme a Bobi Bazlen, Leo Castelli e Svevo, prima di decollare versol’internazionalità.
Tutte le manifestazioni del ciclo presentano un’impronta multimediale, proponendo a ogni inaugurazione una diversa performance di luce e musica, creata da Accerboni site specific per ogni sede.
La rassegna dedicata a Gillo Dorfles intende offrire un’immagine inedita del grande estetologo e pittore, puntando a sceverare l’aspetto più ironico, giocoso e privato che la sua poliedrica creatività “liberava” spesso attraverso il disegno anche automatico, realizzato in bianco e nero o percorso da un cromatismo originale e acceso.
In mostra saranno esposte 130 opere di Dorfles, per la maggior parte disegni e incisioni, tra cui vari inediti, una ventina dei quali creati per i nipoti Giorgetta e Piero bambini, come la serie deglianimalifantasticiedeipersonaggi,“animati”dalsuoinconfondibilesegnocromatico;eVitriol, il personaggio esoterico che l’artista aveva inventato e in cui si specchiava e riconosceva. E, tra le altre tematiche, sarà pure presente il raffinato design di Dorfles, attività forse tra le meno note,cheavevaespletatonelcampodellacreazionedigioielli,tessuti,tappeti,arazzi,manifesti pubblicitari, etichette per vini, mosaici, servizi da caffè ecc. Verranno quindi presentati, tra gli altri,ancheunrarociclodielegantiepreziosidisegniperstoffedeglianniTrentaeCinquanta, unservizioditazzedacappuccinoealtrioggettidisegnatiperlaillyArtCollection,ungrande manifestopubblicitarioperiltartufod’AlbaequelloperlaBarcolana,varieetichetteperivini, un prezioso gioiello inedito e un bozzetto mai esposto di Dorfles per dei mosaici realizzati sotto la sua guida dalla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, che verranno anch’essi esposti inmostra.
Il materiale espositivo sarà accompagnato da numerose foto in gran parte inedite, alcune delle qualitestimonierannolecoltefrequentazioniinternazionalidiDorfleseleconferenzetenuteinmolte parti del mondo nella lingua originale dei paesi ospitanti, altre alla sua originalità, “portata” sempre con grande classe, e la sua personalità unica. Nelle numerose bacheche verranno presentati i libri scritti dal grande intellettuale nelle prime edizioni originali, documenti a 5 lettere inedite scritte da Nathan a Dorfles, articoli di giornale degli anni ‘30 con le sue prime critiche e testi con appunti, osservazioni e correzioni stilati a mano, vari materiali, inviti, cataloghi ecc. Con particolare attenzione ai suoi rapporti con Trieste e con i migliori artisti di origine giuliana e del FriuliVenezia Giulia da lui prediletti, tra cui Arturo Nathan, Miela Reina, Leonor Fini, Getullio Alviani, Bruno Chersicla la cui personalità sarà esemplificata in mostra da un’opera importante dell’autore messa a confronto con il testo critico di Dorfles. Particolare attenzione sarà data anche al suo rapporto, risalente agli anni della giovinezza a Trieste, con il grande gallerista triestino Leo Castelli, con Saba, Svevo e Bobi Bazlen, con il Club La Cantina negli anni ’60, con l’Associazione Culturale L’Officina e lo Studio Tommaseo dagli anni ’70 al 2017, nel cui ambito Gillo fu tra gli ideatori di Trieste Contemporanea (hub di proposte e informazione sull’arte contemporanea) e presidente del Concorso d Design da luiconcepito.
CompleterannolarassegnadeipannellicontestitrattidailibridiDorfles,incuil’autoreesprime la propria concezione della pittura, e due postazioni video di approfondimento sull’intellettuale/ artista.
BIOGRAFIA
Gillo Dorfles (Trieste, 1910 - Milano 2018), laureato in medicina con specializzazione in psichiatria, critico d’arte, filosofo dell’Estetica e dei costumi e artista, già ordinario di Estetica alle Università di Trieste, Milano e Cagliari e visiting professor in alcune università americane, ha apportato un notevolissimo contributo allo sviluppo dell’estetica italiana del dopoguerra: a partire dal Discorso tecnico delle arti (1952) fino a Nuovi riti, nuovi miti (1965), Artificio e natura (1968), Le oscillazioni del gusto (2004), La (nuova) moda della moda (2007), Horror pleni. L’(in)civiltà del rumore (2008) e alla sua opera forse più celebre, Il Kitsch. Antologia delcattivogusto(1968).Lasuabibliografiacomprendeoltreduemilacinquecentopubblicazionitra monografie, contributi in volumi collettivi, articoli esaggi.
Esegeta profondo e creativo sia come critico e filosofo che come artista - scrive Marianna Accerboni - è autore di un segno di originale introspezione anche attraverso la sua personalissima pittura, fiorita nel ’34 a Dornach in Svizzera, dove seguiva delle conferenze steinerianealGoetheanum.Interessatoall’esoterismo,avevacreatonel2010Vitriol,personaggio simbolo, a metà appunto tra ispirazione esoterica, ricerca artistica e filosofia, che ricalca l’acronimo alchimico: ”Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem”, cioè “Visita l’interno dellaterra,operandoconrettitudinetroverailapietranascosta”.Unsoggetto,Vitriol,presenteanche inunaseriedidisegnirealizzatinel2016perlamostraallaTriennalediMilanodelgennaio2017.
L’attivitàcriticaedifilosofodauncantoequelladiartista,hannosempreseguitoinluibinari paralleli. Nel ’48, in seguito anche agli stretti contatti con la Konkrete Kunst zurighese e gli svizzeri Lohse, Graeser e Roth, era addivenuto a una posizione estetica internazionale e aveva fondatoconaltri,tracuiBrunoMunari,ilMAC-MovimentoArteConcreta,contrarioafigurazionee astrazionelirica,facendosicontemporaneamenteinterpretesulpianocriticoedesteticodiastrattismo e concretismo. Nel ’55 intraprese la carriera universitaria, che determinò una riduzione, in favore della grafica, dell’attività pittorica, ripresa verso la metà degli anni ‘80. Ha ricevuto molti premi prestigiosi tra cui il Compasso d’oro, la Medaglia d’oro alla Triennale di Milano, ilSanGiustod’oro.E’del2001-concludeAccerboni-laprimagrandemostraalPAC,seguita, tralealtre,daquelleaPalazzoRealeealloStudioMarconidiMilanoe,nel2015,alMACROdi Roma e dalla pubblicazione di un catalogo ragionato di tutte le opere(Mazzotta).
mostra promossa da
Associazione Culturale Gillo Dorfles • Milano
ideata e curata da
arch. Marianna Accerboni
con il patrociniodel
Comune diTrieste
in collaborazione con
Biblioteca Statale S. Crise di Trieste
media partnership
Il Piccolo / GEDI Gruppo Editoriale
con il sostegno
Fondazione CRTrieste • Fondazione Kathleen Foreman Casali - Trieste • Samer&Co.shipping - Trieste • Ciaccio Arte Big Broker Insurance Group - Milano • Rotary Club Trieste Alto Adriatico • Spaziocavana Zinelli&Perizzi • Associazione APS Nova Accademia Alpe Adria • M° Marco Podda • Victoria Hotel Letterario • Bocconcino Trieste • Tenuta Baroni del Mestri (Cormons, Gorizia)
partecipa all’iniziativa
LET’S Read - Trieste Città della Letteratura - Candidata 2019 Città Creativa UNESCO
APPUNTAMENTI COLLATERALI
• venerdì29novembreore11.30:MariannaAccerboniconversaconGiorgettaDorfles,nipote delgrandeintellettuale/artista,proiezioned’immaginipoconoteeineditediDorfles.Seguiranno visita guidata e vind’honneur
• lunedì 9 dicembre ore 18: Cristina Battocletti, giornalista de Il Sole 24 Ore, presenta in anteprima per Trieste,con la conduzione di Marianna Accerboni, il libro La mia America (Skira editore), ultima fatica letteraria di Dorfles, uscito postumo. Un’opera cui l’autore teneva molto, ritenendo i suoi viaggi americani - in particolar modo il primo coast to coast avvenuto nell’autunno-inverno del 1953 - cruciale per la propria formazione intellettuale. Nell’occasione verràpresentatoancheillibroBobiBazlen.L’ombradiTrieste(LaNavediTeseoeditore)di CristinaBattocletti,dedicatoalgrandeintellettualemoltoamatodaDorfles.Vind’honneur
• visite guidate e laboratori di disegno e pittura rivolti, in particolare, ai giovanissimi e ispirati all’arteeallapersonalitàdiDorfles,visiteguidateanchesurichiesta(infoeprenotazioni+39335 6750946).
RIEPILOGO
Il segno rivelatore di Gillo
DOVE: Biblioteca Statale Stelio Crise · Largo Papa Giovanni XXIII, 6 · 34123 Trieste
QUANDO: 15 novembre · 14 dicembre 2019
ORARIO: da lunedì a giovedì 9.00 - 18.30 / venerdì e sabato 9.00 - 13.30 / domenica chiuso
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì
INFO: Biblioteca Statale Stelio Crise +39 040 307463
Ufficio stampa +39 335 6750946 • mostrailsegnorivelatoredigillo@gmail.com