COMUNICATO STAMPA
Triestini europei. esperienze a confronto: venerdi’ 17 ottobre alla Camera di Commercio di Trieste la tavola rotonda tra manager triestini all’estero e giovani studenti universitari
Venerdì 17 ottobre alle ore 17 nella Sala Maggiore della Camera di Commercio di Trieste, uno dei siti storicamente simbolici della fortuna economica e dell’imprenditorialità della città, avrà luogo la tavola rotonda “Triestini europei. Esperienze a confronto”, che vedrà riuniti in un dialogo aperto al pubblico una rappresentanza di giovani studenti universitari, che incontrerà alcuni manager triestini che hanno saputo farsi strada all’estero e portare alto il nome della loro terra d’origine nel mondo.
L’incontro, organizzato dall’Associazione Giuliani nel Mondo in collaborazione con la Camera di Commercio di Trieste e moderato e coordinato da Micol Brusaferro e Benedetta Moro, sarà aperto dal Presidente CCIAA Antonio Paoletti e dal Presidente dei Giuliani nel Mondo Dario Locchi. Dopo l’introduzione di Ruggero Melan, past administrator della Commissione Europea e fondatore del Circolo di Bruxelles dei Giuliani nel Mondo, porteranno la loro testimonianza Giorgio Perini, attualmente distaccato al Ministero degli Affari Esteri a Bruxelles quale esperto regionale in materia di concorrenza - aiuti di Stato e contenzioso comunitario, Orio Giarini, amministratore dell’Accademia Mondiale delle arti e delle Scienze, Alfredo Zingale, fondatore della Xnova Consulting Sàrl in Svizzera e Ruggero Ferraiolo, consulente nel campo della Proprietà Industriale e Intellettuale e proprietario della Ferraiolo Srl.
In tempo di crisi parte dunque da Trieste un raggio di ottimismo: la filosofia del fare suggerisce un confronto e uno scambio tra testimonianze di vita e di carriera di chi ha portato un po’ di Trieste nel mondo e di coloro che stanno per affrontare scelte di vita e di professione. E ha inoltre il duplice obiettivo di fornire ai giovani differenti visioni di opportunità da cogliere in Europa e nel mondo e di rafforzare una rete che può rappresentare, in questo momento di forte crisi economica, un’importante risorsa per la città di Trieste.
I giovani interrogheranno i senior sulle opportunità, le difficoltà, le sorprese, gli entusiasmi e le incognite del tentare extra moenia la via del successo, comparando il contesto socio economico del dopoguerra con quello di oggi: due fasi diverse, si potrebbe dire, ma in fondo parallele, di ricostruzione.
L’auspicio è che da questo incontro possano scaturire idee e opportunità concrete per i giovani d’inserirsi con le loro competenze in fieri nel mondo produttivo europeo e internazionale in un rapporto biunivoco e indissolubile con la madrepatria. E che l’appuntamento possa rappresentare la prima tappa di un duraturo e proficuo confronto tra generazioni eccellenti in vista di un domani soddisfacente e migliore.
La tavola rotonda non potrà dare risposte definitive, né opportunità immediate a nessuno, ma potrebbe servire da stimolo, attraverso il dialogo tra giovani dell’Università di Trieste e coloro che hanno sviluppato la loro carriera lontano dalla città e dal nostro Paese, per trasformare in scelte positive la sensazione di frustrazione e sfiducia che spesso i giovani vivono, ma che non è mai stata così fondata e diffusa come dall’inizio della crisi finanziaria ed economica non ancora esauritasi.
L’obiettivo - dare prospettive e fiducia in se stessi ai giovani - è sulla bocca di tutti. Purtroppo però non esistono formule magiche e viene la tentazione di guardare indietro anziché avanti. Per esempio, visto che ci troviamo qui, alla Trieste imperiale ed “emporiale” di Maria Teresa, ricca dei contributi portati da tanti abitanti della periferia dell’impero e oltre.
E forse capire in profondità le ragioni di quella ricchezza perduta non è così inutile se sappiamo ricrearne le condizioni oggi, non a livello di città naturalmente, né di regione o di Stato, ma continentale se non globale.
Altri hanno segnato successi significativi, ovviamente partendo da altre realtà ed altre considerazioni, ma le ricette sono esportabili: concentrarsi per esempio sui flussi anziché sugli stock (nelle risorse finanziarie come in quelle umane), arricchire le attrattive di un territorio incentivando gli arrivi, i passaggi, gli scambi e, perché no, le partenze (e come conseguenza, anche i ritorni). Ma di che cosa? Dei cervelli naturalmente perché al “brain-drain” si sostituisca il “brain-gain” e alla fine la “brain-circulation”.
E noi che valore aggiunto possiamo dare? Semplicemente provare a fornire una prospettiva differente, ai giovani che non hanno ancora un ruolo professionale e talvolta temono di non trovarne mai uno soddisfacente, vista dall’angolazione di chi, come noi, ha acquisito con il lavoro una certa esperienza di vita altrove ma non ha smesso di credere che il processo possa essere reversibile, nell’interesse delle nostra comunità e città e del nostro Paese.
Partire, tornare, ripartire e ritornare: potrebbe e dovrebbe diventare la normalità anziché l’eccezione, e i benefici, per i singoli come per la comunità, andrebbero probabilmente al di là delle più rosee aspettative. Forse è un’illusione, ma provare non nuoce.
DOVE: Camera di Commercio - Sala Maggiore · Piazza della Borsa 14 · 34121 Trieste
QUANDO: 17 ottobre 2014
ORARIO: dalle ore 17.00
A CURA DI: Camera di Commercio e Associazione Giuliani nel Mondo - Trieste
INFO: 040 6701111 - 6701216 - 335 6750946
Con cortese preghiera di pubblicazione / diffusione